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2. Il Peccato Insito come una Legge

Introduzione

In questo capitolo Owen esplorera` in maggior dettaglio cosa egli vuole dire quando parla del dominio e efficacia dei residui del peccato insito nell'anima di un Cristiano. Cosa significa che il peccato e` tuttora considerato come una legge nei credenti, sebbene non sia una legge per loro? Come esercita il suo potere nella nostra esperienza? Queste sono domande con cui e` importante che tutti i Cristiani, ma specialmente i nuovi Cristiani, si confrontino, per non andare fuori strada dubitando della loro salvezza e/o del loro impegno verso il Signore. Infine, tutti i Cristiani devono ricordare e meditare sulla verita` che, non importa quanto potente essi possano trovare la legge del peccato insito (ed e` potente), il fatto molto piu` importante - che Owen ci ricorda fin dall'inizio - riguarda il lavoro dello Spirito che, nel suo potere e consistenza, e` pure paraganabile a una legge in Romani 8:2 (cf. Efesini 1:19):

8:1 Non c'e` pertanto piu` nessuna condanna per coloro che sono in Gesu` Cristo. 8:2 Poiche` la legge dello Spirito che da` vita in Gesu` Cristo vi ha liberati dalla legge del peccato e della morte.

Pertanto, armati della verita`, animata dallo Spirito, circa la nostra salvezza, continuiamo con la discussione di Owen circa il potere del peccato insito. Un avvertimento: la discussione di Owen sulla predominanza del potere del peccato nelle nostre vite sembrera` esagerata secondo i parametri di alcuni oggi, ma e` certamente piu` vicina al bersaglio Biblico di qualunque moderno. Pertanto, scaviamo la fossa ai moderni, come uno scrittore ha saggiamente detto, e procediamo con Paolo, che io trovo Owen interpreti accuratamente. La discussione di Owen non e` una semplice minestra di pollo per un'anima affamata: e` una buona medicina per l'anima depravata. Non c'e` guarigione finche` non e` stata fatta una giusta diagnosi. Come Karl Barth disse una volta: Se Gesu` Cristo mori` sulla croce al nostro posto, allora penso che noi sappiamo qual'e` il nostro posto! Non dimentichiamoci mai che ci volle una croce per riconcigliarci con Dio, non una semplice conversazione fra due parti in conflitto. Il problema e` molto peggiore di quanto noi, tecno-geni del ventunesimo secolo, abbiamo psicologizzato persino nei nostri momenti di maggiore sobrieta`. Pertanto Owen non ha peli sulla lingua nel discutere il potere del peccato sui Cristiani, ne' e` in alcun modo estraneo a grazia e potere. Ma quest'ultima sembra non divenire mai realta` nella nostra esperienza quotidiana, finche` non siamo letteralmente colpiti dalla profondita` della depravazione della nostra stessa anima. Nulla di buono vive in me, cioe`, nella mia carne, dice l'apostolo della grazia.

Una Dettagliata Discussione dell'Argomento del Secondo Capitolo

Owen dice che ci sono due cose che sono presenti in ogni legge come legge, e cosi` e` anche per la legge del peccato insito. Primo: come una legge, il peccato ha dominio. Secondo: come una legge, porta con se` punizioni e ricompense a seconda di come si risponde a essa. Vediamo piu` da vicino queste due idee.

    La Legge Ha Dominio

    In Romani 7:1 l'apostolo dice che la legge ha dominio su un uomo finche` egli vive. E` nella posizione di un superiore rispetto a un uomo che e` correttamente considerato come un inferiore ed e` in tale contesto che esige obbedienza da parte dell'uomo. Ma l'esatta relazione e` un poco piu` sofisticata di questa, come Owen fa notare:

Ora, esiste un duplice dominio, cosi` come esiste una duplice legge. C'e` un morale autoritario dominio su di un uomo e un reale affettivo dominio in un uomo. Il primo e` un'affezione per la legge di Dio, il secondo per la legge del peccato. La legge del peccato non ha in se stessa un dominio morale; non ha un legittimo dominio o autorita` su alcun uomo; ma ha cio` che vi equivale; pertanto e` detto basiluein, regnare come re, Rom vi. 12, e kurieuein, esserne padrone, o avere dominio, v. 14, come in generale si dice che una legge abbia, cap. vii.1.15

    Owen sta dicendo che la legge del peccato non esercita legalmente dominio su di noi ma, cionostante, agisce come una legge in noi. E` vero che il peccato insito non ha in noi la stessa forza che ha in coloro che non conoscono il potere liberante di Cristo ma, ancora una volta, Owen e` rapido nel far notare che e` una legge in noi. E sebbene non abbia un completo e legittimo dominio su di essi, come era prima, tuttavia avra` una certa influenza su alcune cose in loro.

    Questo e` un punto difficile da afferrare e apprezzare per molti di noi moderni. Noi vogliamo soluzioni immediate, una Cristianita` indolore, gioia perfetta e sensazioni di beatitudine senza fine, qui e ora! Ma un'implicazione di quanto Owen sta dicendo e` che cio` non e` continuamente possibile in questa vita perche` il peccato insito, sebbene considerevolmente indebolito (attraverso la nostra co-crocifissione con Cristo e grazie allo Spirito che ora vive nei nostri cuori), agisce tuttora con potere, come una legge dentro di noi. La legge continua ad avere efficacia!

    La Legge Ha una Capacita` di Provocare

    I residui del peccato insito nei credenti funziona come una legge. Pertanto, il peccato insito ha il potere di agire, e di farlo con una certa facilita`. Infatti, come ogni legge, esercita il suo potere applicando ricompense e punizioni. Sono precisamente le ricompense e le punizioni connesse col peccato, che gli conferiscono attrattiva e forza.

    Owen usa l'esempio di Mose` per dimostrare il suo punto. In Ebrei 11:24-27 il testo dice:

11:24 Per fede, fattosi grande, Mose` rifiuto` di essere chamato il figlio della figlia del Faraone,11:25 scegliendo di essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che godere del transitorio piacere del peccato.11:26 Egli considero`gli oltraggi sofferti per Cristo, ricchezza piu` grande dei tesori d'Egitto, perche` i suoi occhi erano fissi sulla ricompensa. 11:27 Per fede, egli lascio` l'Egitto senza temere la collera del re, perche` continuo` con determinazione, come se potesse vedere Colui che e` invisibile.

    Il modo in cui la legge del peccato cerco` di spingere Mose` a una vita peccaminosa, fu attraverso la propria ricompensa, vale a dire, il godimento di certi piaceri a spese del fare la volonta` di Dio. In questo modo la legge del peccato rivaleggio` con la legge della grazia e la ricompensa di pace e presenza di Dio che essa propone. E questo e` esattamente il modo in cui il peccato lavora in tutti noi; da qui pertanto l'uso di questo episodio della vita di Mose` da parte dello scrittore.

    E` per mezzo di questa miserevole ricompensa, come la chiama Owen, che la legge del peccato tiene il mondo nella sua presa. Ma la legge del peccato non solo offre ricompense in cambio di obbedienza, ma anche punizioni in cambio di disobbedienza, come fa qualunque legge. Anche questo intrappola gli uomini nel peccato.

Qualunque male, difficolta` o pericolo accompagni l'assoluta ubbidienza; qualunque privazione o durezza si debba proporre alla parte sensuale delle nostre nature in un rigoroso corso di mortificazione, il peccato le utilizza come se fossero punizioni che risultano dall'ignorare i suoi comandi... Ed e` difficile poter dire grazie a quale di queste false ricompense o false punizioni esso prevalga di piu`; in quale di queste si trova la sua maggiore forza.16

    E` interessante notare, come fa Owen, che generalmente e` attraverso le sue ricompense che esso attrae gli uomini verso i peccati di commissione ed e` attraverso le sue punizioni, suscitando paura nelle persone, che esso porta gli uomini ai peccati di omissione, cioe` essi volutamente evitano i necessari doveri e circoscrivono i comandi di Dio. In entrambi i casi, vale a dire peccati di commissione o peccati di omissione, la volonta` e` opposta a Dio e allineata con la legge del peccato. Anche troppo spesso sentiamo dire che servire Dio e` troppo duro; che servirLo comporta privazione da tutte le gratificazioni dei sensi. In questo modo il peccato si e` impadronito dei nostri cuori e lavora continuamente con abilita` e competenza. Non c'e` modo di resistere al potere della legge del peccato se un uomo non ha la volonta` di rifiutare, come fece Mose`, le argomentazioni ricompensa-punizione che fluiscono da questa legge e adotta invece, come sua misura, la volonta` di Dio. Il mondo e` un perfetto e attuale esempio del potere di questa legge poiche` gli uomini sono continuamente incapaci di resistere alle sue pseudo ricompense e punizioni.

    Pertanto il peccato insito e` una legge e funziona come tale nella nostra esperienza, continuando, come fa, a offrire ricompense e punizioni. Essa non e` una legge proveniente dall'esterno, bensi` una legge che proviene dall'interno, ed e` questo fatto che ci aiuta ad avere una maggiore comprensione del suo potere. Come dice Owen:

Non e` una legge esteriore, scritta, che comanda e dirige, ma una legge innata, attiva, impellente, che preme. Una legge che ci viene proposta, non puo` essere equiparata per efficacia [cioe` potere] a una legge innata in noi. Adamo, nella sua tentazione, aveva una legge del peccato propostagli, ma poiche` egli non aveva nessuna legge del peccato innata e attiva in lui, egli avrebbe potuto resisterla. Una legge innata deve necessariamente essere efficace.17

    La razza umana pero` non e` piu` in uno stato di pre-caduta. Tutti gli uomini sono peccatori, hanno una natura corrotta, sono schiavi del peccato e niente di buono vive in essi, cioe` nella loro carne (Rom 7:17-23). Non c'e numero di circostanze penose, o persino gioiose in verita`, ne` legge esterna a noi, che possano districarci dal dominio della legge del peccato. Conoscendo questo stato di cose, Dio nella Sua infinita misericordia e saggezza disegno` un nuovo patto, di cui parlo` Geremia (Ger 31:31-34), per stabilire la Sua legge nei nostri cuori in modo tale che avrebbe condotto alla nostra liberazione dal regno e dalla tirannia del peccato. Anche sotto il nuovo patto pero`, nonostante sia stato spezzato il completo dominio del peccato, tuttavia esso continua ad agire in noi come una legge. Fa questo in svariati modi che tutti i Cristiani dovrebbero comprendere se vogliono fare guerra al peccato con successo (cf. 1 Pietro 2:11).

      Risiede Sempre nell'Anima

      L'aposto Paolo, in Romani 7:17-18, 20 (cf. vv. 21, 23), dice ripetutamente che il peccato risiede in lui ma non arriva mai anche solo a suggerire che la santificazione in questa vita risultera` in perfezione senza peccato. La legge del peccato sara` sempre presente in noi finche`siano in questo corpo, da questa parte del cielo. Ora, se il peccato fosse accaduto solo una volta e per breve tempo, potremmo avere piu` successo nella mortificazione e vivere una maggiore liberazione dal suo potere, ma la verita`, che e`cosi` spesso dimenticata e trascurata, e` che il peccato risiede in noi costantemente. C'e` un traditore nei nostri cuori, che vive li`, giorno dopo giorno. Parlando del peccato insito Owen commenta:

Se accadesse all'anima solo in un dato periodo, molta ubbidienza potrebbe essere raggiunta in sua assenza. Ma l'anima e` la sua residenza; e` li` che abita, e non e` un vagabondo. Dovunque siate, qualunque cosa stiate facendo, la legge del peccato e` sempre in voi, nel meglio e nel peggio. Gli uomini si soffermano poco a considerare quale pericoloso compagno risieda sempre con loro. C'e` continuamente un carbone ardente nelle loro case che, se non e` tenuto d'occhio, appicchera` loro fuoco e magari le consumera`. Oh, la miserevole sicurezza della povera anima!18

      E` Sempre Pronta ad Applicare Se Stessa

      Non solo la legge del peccato risiede in noi e permea costantemente, senza interruzioni, la nostra esperienza di Cristiani, ma e` sempre pronta ad applicare se stessa per ogni fine e scopo a essa utile. L'apostolo Paolo fa l'interessante commento che ogni volta che voglio fare il bene, il male e` puntualmente li` con me (Rom 7:21).

      Pertanto, non e` che l'occupante si limiti a vivere nei nostri alloggi e niente piu`. No. Esso non solo vive li`, ma e` costantemente attivo e cerca di farci lo sgambetto appena procediamo. A volte infatti, piu` cerchiamo di impegnarci in termini di santita`, piu` esso cerca di ostacolarci e peggiore diventa il combattimento che ne deriva. NOTA: Difficilmente esiste verita` piu` importante, per un Cristiano impegnato, del sapere che ha un nemico reale all'interno di se`, che gli impone ogni sorta di difficolta` e peccaminose emozioni a motivo del suo zelo nel servire il Signore e vivere una vita santa. Se un Cristiano non arriva a realizzare che non e` che Dio lo odi, ma che c'e` una legge ribelle all'opera nelle sue membra, probabilmente si tirera` indietro, sostenendo che e` semplicemente troppo duro servire Dio, essere felice e rimanere una persona sana di mente. Egli continuera` a discutere con Dio sul perche` Egli sembri non aiutare piu` di quanto faccia.

      Va` e prega. Parla con qualcuno del Vangelo. Cerca di reprimere qualche desiderio nella tua anima grazie al potere dello Spirito; ama gli antipatici; cerca di ubbidire in qualche area della tua vita, e troverai il potere di questa legge all'opera. Solo coloro che non hanno mai perseverato in santita` non sono consci di questo fatto. Quando vorrei fare il bene, dice Paolo, il male e` puntualmente li` con me.

      Questa legge del peccato risiede in noi, cioe` si appiccica, sotto forma di un depravato principio, alle nostre menti come oscurita` e vanita`; ai nostri affetti come sensualita`; alle nostre volonta` come riluttanza e avversione per cio` che e` bene e... ci sta continuamente addosso.19

      Applica Se Stessa con Facilita`

      Poche` il peccato insito agisce come una legge interiore nei credenti, esso porta avanti la sua opera con una certa facilita`. Come scrive l'autore di Ebrei, Mettiamo da parte ogni impedimento e il peccato che cosi` facilmente ci avviluppa (oppure, il peccato che si aggrappa a noi cosi` strettamente). Come detto sopra, la legge del peccato esercita una grave e continua influenza sulla mente, portando ignoranza, oscurita`, vanita`, stupidita` e pazzia. Agisce sulla volonta`, portando insensibilita` spirituale, inflessibilita` e ostinazione. Esercita pressione sugli affetti e sul cuore, portando mondanita`, un' eccessiva focalizzazione sulle cose materiali e l'odierna, crescente sensualita` e, soprattutto, carnalita`. Pertanto, essendo presente in tutto cio` che siamo e facciamo, puo` facilmente imporci le sue ricompense e punizioni.

      Ora, ci sono molti nel mondo che non trovano questa legge dentro se stessi. Owen obbietta che c'e` una ragione per questo: essi sono totalmente sotto il dominio del peccato. Non trovano oscurita` nelle loro menti perche` sono completamente oscurati e ci vuole un po` di luce per poter vedere il buio! Non trovano alcuna insensibilita` nella loro volonta` verso Dio, perche` sono completamente morti nelle loro trasgressioni e peccati e ci vuole almeno un po` di vitalita` per riconoscere l'insensibilita` per cio` che e`! In breve, essi sono in pace con i loro desideri perche` ne sono schiavi. In questo modo vanno attraverso il mondo avidi di cio` che puo` offrire e allegramente scambiando questi piaceri momentanei con l'eterna luce, verita` e quindi la vita stessa.

      Come mai cosi` tanti vivono in maniera talmente futile sotto l'influenza della Parola che capiscono veramente poco di cio` che viene loro detto, praticano meno di cio` che capiscono e non saranno mai mossi a rispondere alla mente di Dio nella Sua chiamata per loro? Tutto questo e` frutto di questa legge del peccato e del suo potere, che regola e esercita influenze sugli esseri umani.20

      Owen dice che e` estremamente importante che gli uomini trovino questa legge all'opera dentro di loro per poter detestare il peccato e implorare grazia. Piu` grazia o Signore! In effetti, quanto piu` una persona vede questa legge all'opera nelle sue membra, tanto piu` cerchera` intensamente Dio e la Sua grazia. L'intero corso della nostra vita ruota sul nostro trovare questa legge in noi stessi, perche` questo e` il cardine su cui ruota la direzione della nostra vita.

      Hai trovato questa legge all'opera nella tua esperienza di Cristiano? Se non sei un Cristiano e vedi il peccato all'opera nella tua vita lavorare continuamente con facilita`, vieni da Cristo; abbi fiducia in Lui per ottenere perdono, purificazione e forza per prevalere. Se sei gia` un Cristiano, chiedi a Dio di aprirti gli occhi sul tuo peccato e sul tuo assoluto bisogno di grazia. Facciamo in modo di essere diligenti nel fare questo: diligenza proporzionata al nostro bisogno e al pericolo (Giovanni 15:5-6)!

Sommario del Secondo Capitolo

L'apostolo Paolo fa riferimento al potere del peccato insito come a una legge. Essa non e` una legge imposta dall'esterno, bensi` una legge interiore che urge dentro di noi. Pertanto ha un grande potere e efficacia nel produrre il peccato. Come ogni legge offre ricompense per ubbidienza e punizioni per disobbedienza. Continua a risiedere dentro di noi come credenti (fino alla morte) ed e` sempre pronta a lavorare senza sosta. Inoltre lo fa con facilita` perche` possiede le nostre menti, emozioni e volonta`. E` percio` nostro dovere, come Cristiani, comprendere questa realta`, perche` l'intero corso della nostra esperienza cristiana vi e` direttamente connesso. Il nostro ardente desiderio e l'approfondirsi dell'esperienza della grazia, dipendono dalla personale conoscenza di questo traditore dentro le nostre anime.


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